Diario di bordo, raid 3 [reɪd θriː]: Le retour en Alsace

Raid 3 dicevamo...
I giorni trascorsi all'autodromo sono ormai andati. Lo spettacolo è finito ed è tempo di tornare.
Con il serbatoio pieno fino all’orlo di benzina del circuito di Spa-Francorchamps e dopo aver fatto il carico di birra, direi che è giunto il momento di ritornare sui nostri passi... ma a metà!
Rotta verso sud, verso casa quindi, ma con riserva. Il viaggio di ritorno verrà spezzato per renderlo più piacevole e per visitare qualche altro angolo del Vecchio Mondo. Abbiamo ancora un pochino di tempo per noi.

Peccato dover ripartire, eravamo in ottima compagnia...

Il tempio dell'alta velocità: Spa-Francorchamps; la festa è finita, siamo quasi gli ultimi

Una vecchia abitazione lungo la strada, a Malchamps


L’autostrada scivola che è un piacere, è quasi tutta una dolce discesa (stranamente) ed in un batter d’occhio mi ritrovo oltre il confine belga, sull’Autobahn tedesca, che pare un tavolo da biliardo con l’asfalto luccicante come se fosse al metal flake.
Anche in questa tappa non manca chi ci suona e ci saluta con gesto di piena approvazione, compresi i nostri amici austriaci che trasportano a casa sul carrello una Karmann Ghia. ...Beh, lo ammetto, fa specie comunque quando una coppia su una Ferrari cabrio ultimo modello ci saluta. Lì in quell'istante capisci cos’è il rispetto, oltre l’approvazione. Realizzi che probabilmente qualcuno ha compreso a fondo la tua follia nel macinare 800 e passa km senza il minimo comfort, alla maniera di cinquant’anni fa. Fa specie dirlo, ancor più realizzarlo: ma siamo più vicini a Londra che a Milano.

Amici austriaci con la loro Karmann Ghia al seguito, anche loro di ritorno da Spa-Francorchamps

Saarbrücken: amore e odio profondo. In questa terra “strana” anche la viabilità è tutta particolare. Superare la città ed il suo budello di strade trafficate significa cambiare l’autostrada, più un paio almeno di Länderstrasse per poter riguadagnare l’autostrada francese. L’amore lo provo nel momento in cui realizzo che il centro città stavolta è stato abilmente scavallato, l’odio lo elimino quando mi godo il panorama mentre costeggio il fiume Saar, con il suo verde delle rive, le acque calme e rilassanti.

L’Autoroute dell’Est è pronta ad accoglierci per un altro centinaio abbondante di kilometri, su una lingua di asfalto secca e arroventata dal sole, in un continuo dolce saliscendi di colline con un panorama che mi ricorda la Maremma Tosco-Laziale.
Pausa solo per un boccone: all’autogrill mentre il cellulare si ricarica comodamente al tavolo, ho il tempo per sbranarmi un hamburger gourmet cucinato in maniera eccezionale, che sazia senza appesantire, roba che non ti aspetti da una semplice area di servizio autostradale.

Uno dei punti caratteristici della lunghissima autostrada francese

Quasi al punto di arrivo di oggi. Manca poco. IlGEnovese per quanto mansueto e caro sia, reclama anche lui la sua dose di abbeveraggio, la sua borraccia è quasi vuota, così, dopo essere stati superati da una coppia a bordo di un T2 panel con grafica artigianale con cui scambiamo i saluti, si opta per una sosta carburante alla stazione di servizio autostradale.
Stazione di servizio alla quale ritroviamo la coppia del T2, Frank e consorte, olandesi, anche loro al raduno di Spa Francorchamps ed ora alle prese col viaggio delle loro vacanze, fino in territorio italiano sul lago di Lugano.
Non perdiamo occasione e stringiamo amicizia al volo, durante il rifornimento dei nostri fidi ronzini. Negli occhi di Frank leggo lo stupore quando gli dico che arrivo da Milano.
Lui è grande ammiratore della nostra terra e del nostro cibo. Gli piace il caffè italiano, il suo bus non mente, ha la grafica Bialetti Moka Express.
Incredibilmente ed inaspettatamente, un viaggio di ritorno che potrebbe e dovrebbe essere uguale a quello di andata, prende un’inaspettata piega. Ecco come in un istante, un evento, vengono cambiate le carte in tavola in tempo zero. ...E la cosa affascinante è che questo avviene in qualsiasi cosa, non solo in un viaggio, bensì nella vita quotidiana.

Frank è più veloce di noi, ...quel motore è più Porsche che Volkswagen!

Lo scambio di saluti con gli amici olandesi, durante la sosta rifornimento

Goodbye my friends! Have a long trip in Italy and stay safe.

Tempo di scambiarci i contatti ed i saluti, poi via nuovamente ognuno per la sua strada, io verso il capolinea di oggi: ...Colmar, la petite Venise!


[continua...]

Commenti

Post più popolari