VW Landmark Camper


Il Landmark fu una limitatissima conversione del T2 che fu prodotta in California (a Carson) dalla National Coach Company, per un breve periodo alla fine degli anni '70. In pratica si trattava un modello di Transporter modificato artigianalmente che veniva proposto e venduto attraverso la rete di concessionarie Volkswagen presente sul suolo americano. Di queste conversioni ne esistevano un paio di varianti, quella marrone e quella blu, entrambe su carrozzeria bianca colore L90D 'pastelweiss'.




In quel tempo questi veicoli risultavano già molto costosi (oltre $ 10.000 nel 1978!) ed erano allestiti con una serie di particolari speciali. Tutt'oggi è forse uno dei più rari Baywindows mai prodotti e, da una recente stima, pare ne siano sopravvissuti solo pochi esemplari.



Vi è un articolo su una rivista dell'epoca che illustra la storia e le caratteristiche dei Landmark ma a quanto pare non vengono spese parole leggere riguardo questa trasformazione. Infatti l'articolo evidenzia due dei maggiori punti dolenti di questo mezzo che sono appunto in primis il prezzo ed in secondo luogo le pessime prestazioni (nonostante fosse dotato di un motore da 2000 cc) se paragonate a quelle dei vari van americani disponibili sul mercato in quell'epoca. Del resto... tutte le aggiunte si pagano in termini di peso, peso sia economico sia come massa da portarsi appresso.


Queste foto mostrano un esemplare di Landmark trovato nel sud della California, terra che l'ha visto "nascere" e che l'ha ospitato per tutta la sua vita. E' un veicolo ancora del tutto originale. La scaletta posteriore, la ruota di scorta sul portellone posteriore (eccetto la copertura) ed i finestrini laterali scorrevoli sono particolari tipici di questa trasformazione.



E' un modello che possiede numerosi particolari tipici dei van degli anni '70, come ad esempio lo schema di verniciatura della carrozzeria con motivi tipici di quell'epoca; i cosiddetti "stripes" marroni erano largamente utilizzati e diffusi sui van che la società trasformò in quel periodo, non solamente sui VW in quanto la National Coach Company eseguiva trasformazioni anche su veicoli di altre case automobilistiche (come ad esempio Chevrolet).


Gli specchietti rerovisori esterni erano verniciati di colore bianco per risultare in tinta con la carrozzeria.
Saltano subito all'occhio i cerchi "Western Turbine" in lega di alluminio da 14 pollici, dal look tipicamente americano, ...un must per questa trasformazione.

 


Lo schema per la versione marrone era riportato sulla targhetta degli M-Codes come R1R177 dove R1R1 era riferito alla colorazione esterna (pastel white L90D 'pastelweiss') mentre il 77 era riferito al canyon brown ('canyonbraun') dei rivestimenti interni.

Altre opzioni menzionate sulla targhetta potevano essere le seguenti:
D51 = Mcode: group of M-codes:
012 - exhaust emission control installation and speedometer in miles instead of Kilometers
067 - 12V 54A battery instead of standard 12V 45A battery
102 - rear window heating
206 - inner rearview mirror, anti dazzle
027 =
Mcode: plate for emissions value and engine with catalyst for unleaded petrol
227 =
Mcode: detachable headrests for all seats in cabin
235 =
Mcode: mountings for headrests for all seats in passenger compartment

Sempre osservando l'interno si possono notare una serie di particolari tipicamente vintage, decisamente molto anni '70 come ad esempio il cielo cucito con motivo a quadrettoni (questo esemplare ha il tetto apribile di serie) oppure la particolarità del frigorifero montato direttamente all'interno dell'arredamento, a fianco del lavello. Il mobiletto posteriore era in grado di ospitare 3 bottiglie e 3 bicchieri, una sorta di piccolo bar a portata di mano quando si era a letto.


In tutto l'abitacolo inoltre balza all'occhio il "rivestimento peloso" originale e molto diffuso nei van di quegli anni. Non dimentichiamoci che in quel periodo negli States era in atto una vera e propria rivoluzione del vanning americano, periodo in cui anche i van di origine tedesca subivano contaminazioni tipicamente americane. Al giorno d'oggi un rivestimento di questo tipo è introvabile (...oltre che improponibile).




I pannelli laterali di rivestimento erano, per le portiere anteriori, anch'essi a quadrettoni imbottiti come il cielo mentre nella parte posteriore la parte alta dell'abitacolo era rivestita da pannelli di laminato in legno dello stesso tipo dell'arredamento. A proposito dei sedili... avevano tutti la particolarità di avere lo schienale alto che incorporava i poggiatesta ed i braccioli, oltre che di essere completamente girevoli (compreso quello di guida). Posteriormente invece c'era la panca letto estraibile.

Altri particolari di questa trasformazione, degni di nota: le luci abitacolo a faretto orientabile.




Esternamente, l'accesso al motore poteva sembrare impossibile per via della scaletta e della ruota di scorta montata su una particolare struttura tubolare ed invece...


Fanno da contorno i piccoli dettagli che la National Coach Company impiegava su questi veicoli, come ad esempio l'adesivo sul portellone posteriore che intimava di prestare attenzione quando si procedeva alla chiusura del bagagliaio, proprio per via della scaletta sporgente vincolata ad esso.



Concludendo: possiamo affermare che si trattava tuttavia di un veicolo che si prestava abbastanza bene ad un uso camper e tempo libero, ma che soprattutto centrava perfettamente gli stili in voga in quell'epoca. Aggiungiamo inoltre che di questi veicoli ne sono stati fatti pochi e persino in California dove è stato costruito rimane un veicolo piuttosto raro. Questo non fa altro che aggiungere valore a questa trasformazione dal sapore late 70's.



Fonte fotografie: Oldbug.com e TheSamba.com

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